Socialmente

Un giorno o un anno di vita (la dimensione atemporale impedisce ogni cronologia esatta) di due giovani totalmente alienati. In un’allucinazione continua scorrono i sogni di successo e gli incubi di fallimento di due soggetti desiderosi di essere ma incapaci di farlo.
SocialMente è uno spaccato atemporale della vita di due giovani totalmente alienati: in un’allucinazione continua scorrono i sogni di successo e gli incubi di fallimento di due soggetti desiderosi di essere ma incapaci di farlo. Grazie all’uso di un linguaggio che implode e si disintegra – non si comunica attraverso il dialogo, ma con sproloqui verbali e fisici, lunghi silenzi e improvvise esplosioni – e alla mancanza di una netta demarcazione tra azione e pensiero, realtà e irrealtà si confondono, così come accade sempre più nella vita di tutti noi.
La realtà è subordinata a un principio di virtualità, l’identità reale è complementare all’identità virtuale, “Se non sono su facebook, in parte non sono anche nella realtà”. I social network e la televisione sono contenitori all’interno dei quali si sviluppano e si sfogano pulsioni, emozioni e paure e ciò che agiamo al loro interno ha conseguenze, almeno emotive, anche nella realtà. Per contro, ciò che accade all’esterno e non sperimentiamo in prima persona, lo viviamo attraverso i mezzi virtuali. Senza voler esprimere giudizi su questi meccanismi, FRIGOPRODUZIONI tenta di analizzarli e descriverli mediante il linguaggio del teatro.

 

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vincitore Borsa Pancirolli 2014, Milano, vincitore Festival Young Station 2014, (PO), vincitore OFFerta Creativa 2014, (BO), Claudia Marsicano PREMIO UBU 2017 Migliore Attrice Italiana Under 35

CREDITS

ideazione e regia Francesco Alberici, Claudia Marsicano
con Francesco Alberici, Claudia Marsicano
drammaturgia Francesco Alberici
assistente alla regia Daniele Turconi
Produzione Gli Scarti

MEDIA

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PROSSIME DATE

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CIRCUITAZIONE

28 FEBBRAIO 2018 TEATRO ROSSI – PISA
3 GIUGNO 2018 TEATRO ROSSI – MILANO
12 LUGLIO 2018 FABBRICA EUROPA – FIRENZE
21 LUGLIO 2018 TEATRO ROSSI – PISA
3 GIUGNO 2018 TEATRO ROSSI – MILANO
12 LUGLIO 2018 FABBRICA EUROPA – FIRENZE
28 FEBBRAIO 2018 TEATRO ROSSI – PISA
3 GIUGNO 2018 TEATRO ROSSI – MILANO
12 LUGLIO 2018 FABBRICA EUROPA – FIRENZE
21 LUGLIO 2018 TEATRO ROSSI – PISA
3 GIUGNO 2018 TEATRO ROSSI – MILANO
12 LUGLIO 2018 FABBRICA EUROPA – FIRENZE

PRESS

“ll lavoro […] è notevole soprattutto per lo sforzo di auto-rappresentazione che lo ispira, seppure spinto alle soglie di una livida caricatura: in un periodo in cui tanta parte del nuovo teatro sembra perdersi in astratti esercizi intellettuali, loro hanno chiara la necessità di raccontare la fauna che li circonda, con spietata lucidità. Il loro sguardo acremente critico non è privo di un sottofondo di tenerezza: rappresentano quei loro simili sconvolti e disastrati con sarcasmo, ma senza porsi al di sopra di essi, senza tutto sommato giudicarli, ma giudicando piuttosto la società che li ha fatti diventare così come sono.
La drammaturgia di Alberici è fatta di poche parole e di molti sguardi, di molti silenzi, di movenze epilettiche e compulsive. Ma il testo verbale, pur limitato, mostra lampi di truce intelligenza: il cinico gioco degli handicap (meglio la sedia a rotelle o il ritardo mentale, meglio avere sei dita nei piedi o nelle mani?), le visionarie descrizioni della zia coi piedi deformati dall’artrite, o dei nani che picchiano i bambini, sono dei bei pezzi di teatro, deliranti, cattivi. A questi scambi di battute si alternano interviste fuori campo sui social network, da cui affiora un’ansia di comunicare che non vince la solitudine: ho 540 amici – dice una voce – che però non mi salutano quando mi incontrano». […]
A rendere il tutto efficace contribuisce anche la felice vena espressiva dei due interpreti, che hanno il dono di sintetizzare interi discorsi in un gesto, una postura, un’immagine. Va sottolineata soprattutto la forte presenza della Marsicano, bravissima nel mantenere quella sua dizione vacua e come assente, quelle sue intonazioni sfalsate rispetto all’interlocutore, quei suoi interventi sempre in controtempo. Malgrado il fisico ingombrante rivela un’inaspettata agilità, cui si aggiungono delle prorompenti qualità canore: la scena in cui esegue – prima dimessa, poi via via sempre più convinta – Maledetta primavera testimonia una personalità non da poco.”

Renato Palazzi – DelTeatro.it

“una ventata di aria fresca e giovane nel panorama teatrale italiano, spesso ancorato a vecchi cliché. Entrambi convincenti, la Marsicano in particolare, avvantaggiata dalla sua mole, ha un’espressività dirompente e una capacità canora notevole (studi in canto lirico presso il Conservatorio Verdi di Milano), e Alberici, ideatore dello spettacolo, che appare convincente.”

 

Tiziana Montrasio – Il Sole24ore

Altre produzioni

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